I 3 Migliori depuratori a osmosi inversa

La scelta di un depuratore a osmosi inversa non è mai facile a causa della troppa cattiva informazione che è stata fatta per scopi commerciali. Negli ultimi anni questi impianti sono stati la gallina dalle uova d’oro per molti distributori e produttori che sono riusciti a scucire grosse cifre ad ignari acquirenti. La situazione oggi è molto diversa, esistono sul mercato dei modelli di ottima qualità che costano meno di 200€ in grado di produrre ottima acqua potabile partendo da qualsiasi tipo di liquido imbevibile.

Se vuoi sapere che differenza c’è tra un modello acquistato a rate o con abbonamento a qualche migliaio di euro e uno dei modelli che ti proponiamo in questo articolo, la risposta è: NESSUNA!. La differenza di prezzo è dettata dal brand e da pratiche commerciali spesso scorrette. Quando saprai come installare un impianto a osmosi inversa e cambiare i filtri periodicamente avrai risparmiato migliaia di euro.

La tecnica migliore per aumentare vertiginosamente il prezzo di un impianto ad osmosi è quello di inserire tutti i filtri dentro delle belle scatole con display. I filtri e le pompe usate per fare funzionare qualsiasi depuratore di acqua sono sempre gli stessi, come le stesse sono le probabilità che si guasti o che si esaurisca la cartuccia di depurazione.

Un depuratore a osmosi inversa è una scelta ecologista e fa risparmiare denaro e fatica e l’errore comune che viene fatto è quello di escludere i depuratori osmotici per l’eccessiva riduzione di apporto minerale. Bere acqua non è l’unico modo di immettere nella nostra dieta questi sali fondamentali, qualunque alimento che ingeriamo ne contiene una quantità notevole.

Nella cura dell’ipertensione, molti scelgono l’osmosi inversa per ridurre la quantità di sali ingeriti con l’acqua poiché si accorgono che la sola riduzione di sale per insaporire gli alimenti non è sufficiente ad abbattere il cloruro di sodio ingerito. Solo l’osmosi inversa riesce a ridurre di oltre il 99% la quantità di sale presente nell’acqua di rubinetto e il re-mineralizzatore immette soltanto il calcio e il magnesio che sono indispensabili e salubri.

Migliori depuratori a osmosi inversa

Sarebbe molto facile inserire, tra i migliori depuratori a osmosi inversa, alcuni modelli blasonati e costosi, ma il nostro scopo e quello di suggerirti il migliore modello al prezzo più basso disponibile sul mercato. I filtri del sistema osmotico sono il vero cuore dell’impianto e tutti i modelli in commercio usano gli stessi, prodotti da 4-5 aziende nel mondo.

Sostituire le cartucce filtranti in un impianto inscatolato non è un’operazione molto semplice e ti suggeriamo di acquistarne uno i cui filtri sono accessibili e a sgancio rapido (sistema a baionetta).

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Come funziona un depuratore acqua osmosi inversa

Innanzitutto, è bene precisare che un impianto ad osmosi inversa non è un semplice depuratore di acqua come quello usato nei bar o nei ristoranti, bensì un sofisticato sistema di ultrafiltrazione a più fasi che garantisce la rimozione totale di impurità, batteri e virus e mantiene meno dell’1% dei sali normalmente disciolti in acqua.

Quindi si tratta di un grado di filtrazione estremo, secondo solo all’iperfiltrazione che produce H2O pura e distillata. L’acqua prodotta da un impianto ad osmosi inversa è simile a quella di montagna che non si è ancora caricata di molti sali e residui, ma contiene solo piccole dosi di sostanze oligominerali.

Per raggiungere un tale livello di depurazione, l’acqua del rubinetto attraversa delle fasi di filtrazione preliminari che servono a non caricare troppo la membrana osmotica e, solo successivamente, avverrà la vera ultra-filtrazione. Nei migliori impianti, avviene una re-mineralizzazione successiva che consente di ristabilire un apporto di minerali ideale.

La fase di re-mineralizzazione è regolabile e consente di variare il gusto con estrema precisione per rispondere a tutte le esigenze di ogni palato. In questa fase di re-integrazione dei sali minerali è presente una membrana ai carboni attivi che rimuove le eventuali cariche batteriche che possono crearsi all’interno del mineralizzatore. Anche le lampade a raggi UV sono un buon espediente per svolgere questo compito e hanno mostrato un grado di efficacia identico ai carboni attivi.

La sostituzione dei filtri avviene normalmente ogni 6 mesi, ma dipende anche dalla quantità di acqua prodotta. Solitamente il computer conteggia i litri che vengono erogati e ti segnala per tempo quando dovrai sostituire le cartucce. A differenza degli altri filtri, la membrana osmotica ha una durata di circa 2 anni e consigliamo di cambiarla quando il flusso d’acqua dovesse diventare troppo ridotto. Il problema di queste membrana è l’intasamento dei micro-pori e non servirà cambiarla fina a quando la sua permeabilità sarà sufficiente.

Come scegliere un depuratore acqua osmosi inversa

La scelta di un impianto è molto personale e dipende non solo da esigenze di spazio ed estetiche, ma anche da preferenze di gusto e quantità di acqua prodotta quotidianamente. L’idea di poter bere dell’acqua già fresca e gasata direttamente dal rubinetto affascina molti e consente di risparmiare molta energia elettrica grazie alla ridotta frequenza dell’uso del frigorifero.

Si stima che i maggiori consumi elettrici sono dettati dalle aperture frequenti per bere, motivo per cui molti preferiscono un frigorifero con in dispenser di acqua fresca esterno.

Il suggerimento che diamo per la migliore scelta possibile è quello di un depuratore acqua a osmosi inversa con almeno 5 fasi, tra queste consigliamo le post-fasi di re-mineralizzazione e carboni attivi (o lampada a raggi UV). Questo sistema consente di modificare il gusto a piacimento e di arricchire l’acqua di sali indispensabili per il nostro organismo.

Anche se esistono degli impianti a osmosi inversa senza pompa, consigliamo sempre di acquistarne uno che invece ne è dotato perché se la pressione della rete idrica non è abbastanza alta (almeno 2 bar) l’acqua non riuscirà a superare la membrana e l’acqua uscirà con il contagocce.

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